W LA BUONA SCUOLA!

 

Fiato alle trombe! Venghino signori venghino!

Sta per avere inizio l'anno I° dell'era della Buona scuola!

Un futuro radioso ci aspetta e tutti, insegnanti, studenti e genitori, attendono con trepidazione. In tutte le scuole si programmano le attività e si affrontano le novità introdotte dalla epocale riforma.

Tra le altre questioni, emerge con particolare rilevanza la previsione degli effetti del combinato disposto tra l’art. 1, comma 333 della Legge di Stabilità 2015 e le meravigliose innovazioni della legge 107 del duo Renzi-Giannini.

Già, perché l'art. 333 impone subito alle scuole – per onorare l'ansia di cambiamento tanto agognato - di non chiamare supplenti in nessun caso per il primo giorno di assenza dei docenti e per i primi sette giorni di assenza del personale Ata.

Niente panico! Abbiamo per voi uno scoop!

Noi di “Quando suona la campanella” siamo in grado di fornirvi in anteprima assoluta – benché ancora ufficiosa - la circolare del Miur che sta per essere spedita a tutti i Dirigenti Scolastici e ve la proponiamo.

Ecco a voi gli utili e sagaci consigli del Ministero:

 

“Gentile Dirigente,

in previsione dell'applicazione del combinato di art. 1 comma 333, della Legge 23/12/2014 con la L: 07/2015, i nostri uffici hanno messo a punto il seguente breviario utile ad affrontare le  differenti casistiche.

 

Caso 1. Nella scuola primaria X costituita da un'unica sezione si ammala l'insegnante di una classe. I bambini possono venir suddivisi tra le altre quattro classi portando il numero di alunni oltre i trenta cada una. In questo caso si consiglia di acquistare preventivamente sgabelli pieghevoli che possano entrare nelle aule (per esempio il modello ÄPPLARÖ dell'Ikea).

 

Caso 2. Nella stessa scuola X si ammalano malauguratamente 2 insegnanti lo stesso giorno. Dopo aver segnalato, per le opportune verifiche, all’Ufficio Scolastico competente e alle autorità preposte l’increscioso incidente verificare su E.bay o Subito.it la disponibilità in asta di stock di cuscinetti economici e colorati per posizionare a terra i bambini; preparare fin da ora didattiche frontali d'emergenza applicabili a gruppi pluriclasse di oltre 40 bambini. Per incontrare le esigenze degli insegnanti il ministero ha già attivato una raccolta di materiale degli anni Trenta che sarà presto disponibile sul sito del MIUR, comodamente scaricabile in formato digitale ad utilizzo delle Lavagne Interattive Multimediali.

 

Caso 3. Scuola dell'infanzia monosezione in cui si ammala l'insegnante del mattino: mentre ci apprestiamo a introdurre nel nuovo Testo Unico la reperibilità per i docenti, informare i genitori che, sempre dal sito del MIUR, è scaricabile la nuova app per cellulari studiata per avvisare velocemente dell’eventuale chiusura giornaliera.

 

Caso 4. Scuole primarie o secondarie di primo grado con più sezioni. In questi casi - oggettivamente più complessi - è meglio prevenire che curare; quindi: a) acquisire con i fondi di funzionamento (che sono aumentati) un quantitativo congruo di kit di pronto soccorso per i docenti. In ogni kit il docente potrà trovare: una confezione di Aulin, una confezione di Voltaren, una boccetta di Maloox, una confezione di Rifacol (per le forme più acute tenere a disposizione nelle cassette di pronto soccorso almeno un pacco di pannoloni) ed una comoda e pratica bombola dell’ossigeno; 2) agire sul senso di colpa dei docenti per ottenere la disponibilità ad effettuare ore aggiuntive nelle classi dei colleghi assenti; 3) chiedere ai docenti di assicurare la loro reperibilità immediata come allenamento alle modifiche del Testo Unico di cui sopra 4) attivare una nuova funzione dello sportello d'ascolto per gli insegnanti, con psicologa che aiuti a gestire i dilemmi della nuova epoca: “vado lo stesso a scuola ma attacco la febbre ai bambini oppure sto a letto ma i bambini vengono smistati sulle seggioline o sui cuscinetti?”; oppure “porto la mia mamma anziana con la 104 alla visita ospedaliera con parallelo smistamento degli alunni nelle classi, oppure mollo la mamma al taxista e vado a insegnare?”

 

Caso 5.  Nella scuola sorvegliata e pulita da due lavoratori Ata che operano in turni successivi uno di essi si ammala. Ipotesi 1: chiusura anticipata (vedi caso 3); ipotesi 2: apertura posticipata (idem); ipotesi 3: rifacendosi all’antico detto “quello che non ammazza ingrassa”, sorvolare sulla pulizia quotidiana dei bagni e/o degli spazi comuni; ipotesi 4: introdurre la funzione strumentale docenti: “pulizia bagni e/o spazi comuni”. Per i giorni successivi si ricorda che da Mediaworld sono disponibili a prezzo equo apriporta wireless da affidare agli insegnanti per renderli autonomi rispetto agli arrivi in ritardo e alle uscite anticipate degli alunni.

 

Caso 6. Nella Segreteria si verifica un doppio caso di virus intestinale con vomito e febbre: attivare in forma sperimentale una nuova esperienza di telelavoro da casa (verificare se esistono bandi europei per l'attribuzione di fondi informatici finalizzati al telelavoro e all'innovazione tecnologica amministrativa.) [...]”

 

Come vedete, al Ministero fremono i preparativi!

Come redazione di “Quando suona la campanella” possiamo aggiungere un ulteriore consiglio ai docenti: in previsione dell'eventuale arrivo in inverno del personale di potenziamento previsto dal nuovo piano dell’offerta formativa triennale, ricordatevi di specificare bene il profilo dei docenti richiesti. Essi devono essere possibilmente di sana e robusta costituzione, senza problematiche familiari che afferiscano alle tutele previste dalla L.104, dotati di grande flessibilità e capacità ad adattarsi a situazioni inedite, automuniti per spostarsi da un plesso all'altro, buona conoscenza dei cataloghi ikea e mediaworld, esperienza nell’uso di scopa e mocio.

Buona fortuna.

Viva la Buona Sola! Ooooops! Scusate: Scuola…

La redazione

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