CONTRO L'ESTINZIONE DEI DINOSAURI NELLA SCUOLA PRIMARIA
di Redazione
Per migliorare la scuola primaria basta eliminare i dinosauri? A sentire il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara sembra proprio di sì. Proprio lui infatti è intervenuto più volte per promuovere e giustificare la riscrittura delle Indicazioni nazionali, che sono il documento di riferimento per il curricolo della scuola primaria, basando la sua argomentazione proprio sui rettili estinti.
Ha esordito a maggio del 2024 stigmatizzando le Indicazioni del 2012 poiché prescrivevano, a suo dire, "la narrazione e la spiegazione di tutte le specie di dinosauri. Addirittura c'era un animale vissuto 40 milioni di anni fa e questi bambini devono studiare e imparare questo animale vissuto in Messico ed estinto da milioni di anni". Il ministro concludeva: "Tutto questo, ma a che serve?".
Qualche giorno dopo tornava sull’argomento per precisare: "un conto è ricordare che c'è stata l'evoluzione e ricordare che ci sono stati i dinosauri, ma non si può parlare di questo da settembre ad aprile e dimenticare la storia greca e romana, il Rinascimento, il Risorgimento".
E infine, l’anno seguente, quando già erano uscite tre bozze delle nuove Indicazioni nazionali, ha ribadito: “perdere un giorno di scuola a parlare di un felino vissuto quaranta milioni di anni fa e conoscere tutti i dinosauri, scusate, ma che ce ne frega?” (l’animale cui si riferiva era il Dinictis che in realtà non era un felino e i cui resti fossili non sono stati finora rinvenuti in Messico).
Il tema può sembrare trascurabile o tutt’al più oggetto di curiosità, ma non è senza significato che la polemica giornalistica contro i dinosauri abbia preparato e accompagnato la trasformazione del curricolo di Storia in senso nazionalista e etnocentrico. Contrariamente a quanto ha affermato il Ministro le Indicazioni del 2012 non prescrivevano la storia della Terra e l’evoluzione degli esseri viventi nella scuola primaria; eppure, sui libri di testo, questo tema è presente sia per l’interesse che suscita nelle allieve e negli allievi, sia per la sua importanza intrinseca. Nelle nuove Indicazioni, invece di recepire questa dimensione come motivante e interessante di per sé introducendola tra gli argomenti, la Commissione ministeriale ha deciso di iniziare ancora una volta il percorso cronologico di Storia con la “comparsa dell'uomo sulla Terra” nella terza classe, mentre nelle prime due classi l'ossatura del percorso è stata articolata attorno al Risorgimento e ai testi della classicità (dall'Iliade all'Eneide alla Bibbia).
L'ostilità della destra per la cultura dell'evoluzione delle forme viventi era ben conosciuta, un primo tentativo di cancellazione in Italia era stato promosso dalla ministra Moratti ma non era andato in porto. Oggi l'attacco non è diretto, ma il risultato è il medesimo, forse anche più inquietante perché rischia di passare quasi sotto silenzio. Questa novità è particolarmente significativa perché interviene in un momento storico nel quale la crisi ecologica sta rimettendo in discussione l'atteggiamento dell'essere umano di subordinare il Pianeta al proprio punto di vista e ai proprio interessi. Mentre la scienza promuove la dimensione storica della conoscenza del mondo dei viventi e studiosi come Robert Hazen introducono addirittura il concetto di evoluzione anche nella storia degli elementi chimici che formano la Terra, le nuove Indicazioni ignorano questi aspetti, facendo iniziare tutto dalla comparsa dell'uomo. L’antropocentrismo e il nazionalismo diventano i due emblemi gemelli della nuova scuola primaria di Valditara.
La presenza dei dinosauri nei libri di testo attuali in realtà è emblematica di un atteggiamento positivo, cioè non esclusivamente antropocentrico, verso la natura e gli esseri viventi; propone uno sguardo sulla storia che si estende alle trasformazioni del Pianeta e della vita anche non umana, maturato proprio in un tempo caratterizzato da una massiccia estinzione di massa provocata dall’intervento dell’uomo. Uno studio introduttivo all’evoluzione della vita sulla Terra è divertente e motivante, utile ad avvicinare le giovani e i giovani ai metodi usati per la ricerca sul passato, tra storia, archeologia e paleontologia. Sarebbe sicuramente da aggiungere in Indicazioni che volessero essere all’altezza del nostro tempo.
In fondo quando critichiamo le nuove Indicazioni nazionali di Valditara stiamo anche difendendo la presenza di diplodochi e stegosauri nelle pagine dei nostri libri di testo, provando così a proteggere uno sguardo sul passato che nasca dal desiderio di conoscenza e non sia solo funzionale ad un disegno ideologico. Caro Ministro, maestre e bambin* lottano uniti contro l’estinzione[1].
[1]Il 18 ottobre a Bologna in occasione della mobilitazione contro le nuove Indicazioni nazionali, un laboratorio sarà dedicato proprio ai dinosauri.