A CHE PUNTO SIAMO CON I PUNTI?
di Enrico Paselli
Care colleghe e cari colleghi dell’Istituto comprensivo, è con grande orgoglio che vi leggo queste poche righe di sintesi dell'azione portata a termine quest'anno, frutto non solo del mio modesto impegno come funzione strumentale alle raccolte punti, ma anche del lavoro condiviso dei membri della Commissione e della collaborazione entusiasta di questa comunità educante che si estende dal bambino all'insegnante al genitore, passando per il quartiere, il tessuto imprenditoriale... insomma: la società tutta.
Partiamo dalle raccolte tradizionali. Sono anni ormai che nella nostra scuola riusciamo a coinvolgere durante la stagione autunnale genitori e bambini a raccogliere i punti della spesa nei supermercati e a portarceli nelle apposite cassette situate all'ingresso della scuola. Ricordo quando queste pratiche, ancora agli albori, suscitavano i dubbi e le critiche di malfidenti e piantagrane, quando ancora si pretendeva di attribuire a questa pratica un valore non educativo o addirittura diseducativo. Preistoria. Oggi non abbiamo dubbi sull’altruismo privo di secondi fini delle aziende multinazionali che ci donano i buoni acquisto. Oggi tutti sappiamo quanto si rivela virtuoso il coinvolgimento delle famiglie e dei bambini nella sana competizione solidale della spesa e quanta soddisfazione ci infonde conteggiare i punti che si moltiplicano nelle nostre urne, che ci hanno portato quest'anno a superare i risultati già virtuosi dello scorso anno in ben tre catene di supermercati su cinque. Ma non pensate male, non sono tanto i premi ottenuti che ci rendono fieri (le scatole di pennarelli e la vernice magnetica, i kit per il progetto di spesa intelligente o gli sconti per il Corso di didattica del riciclaggio artistico dei contenitori in polietilene e polipropilene). No, non è tanto questo che ci allieta, è proprio la coralità della partecipazione delle famiglie dei bambini e delle famiglie degli stessi insegnanti che ci rende orgogliosi. Come sapete quest’anno l’Istituto Infalsi ha deciso di includere, in via sperimentale, la computazione dei punti ripartita per classi e rettificata per aree geografiche e per densità di supermercati attraverso un algoritmo apposito. Ebbene: i nostri risultati superano tutte le medie ponderate, sia a livello provinciale che regionale e nazionale. La nostra comunità educante di scuola e di consumo si colloca quindi ai vertici delle graduatorie ed è davvero un peccato che rimangano ancora nella forma di progetti le ipotesi di accreditare ai singoli studenti i punti raccolti sotto forma di valutazioni aggiuntive in educazione civica e buoni sconto culturali nei supermarket convenzionati.
Ma quest’anno abbiamo avuto una lieta sorpresa anche nei risultati delle convenzioni con le catene di acquisti on line, che sono cresciuti del 23 %, segno che le nostre famiglie si stanno volgendo al delivery e di questo sappiamo bene che una parte del merito va alla nostra insistenza pedagogica nel privilegiare il curricolo digitale, distribuendo competenze che i nostri studenti poi, quasi senza accorgersene, riportano in famiglia agendo così come stimoli per cambiare abitudini, atteggiamenti, per aprire al futuro. Questo exploit in Un clik per la scuola di Amason ci ha permesso, con i dividendi, di acquistare i primi schermi digitali interattivi da collocare nelle pareti laterali delle classi prime di scuola primaria e finalmente noi docenti abbiamo potuto vestire le magliette personalizzate con il nome della scuola e il logo del pon.
Vogliamo poi indirizzare una speciale menzione al nostro zelante professore di educazione fisica che ha ottenuto risultati di non poco momento. Il suo impegno a promuovere il collegamento al profilo della scuola delle tessere personali di Becathlon dei familiari e degli amici delle nostre studentesse e studenti ci ha permesso di raccogliere i dividendi di una comunità di consumatori che spesso si estende oltre il bacino commerciale su cui insiste la nostra scuola, divenendo così tributari di punti provenienti da altre zone cittadine e addirittura anche da altre zone d'Italia, coinvolgendo i nonni e gli zii residenti altrove. Inutile dire che questo suo successo personale ci rende orgogliosi, fa crescere la nostra comunità educativa e ci ha permesso finalmente di dotare la palestra dei nuovi tappetini con le immagini interattive delle vocali e di sostituire le obsolete clavette in legno con bellissime clavette fluorescenti.
Ricordo infine quello che è il vero fiore all’occhiello di quest’anno tanto esaltante, il grande successo di partecipazione al progetto proposto dalla Ong impegnata contro la fame nel mondo. Come sapete si trattava di coinvolgere bambini e familiari e in una giornata di corse auto organizzate per raccogliere fondi per la Costa d’Avorio. In occasione di quella Festa della fame nel mondo, nel parco di fronte alla scuola, siamo riusciti a coinvolgere oltre 250 bambini che hanno ripetuto numerose volte il circuito che li impegnava poi a richiedere a casa una cifra equivalente a 20 centesimi per ogni giro, cifra che poi abbiamo versato all'amministrazione della Ong organizzatrice. Questa nuova forma di impegno civico ci ha sì procurato fatica sportiva domenicale, ma in questo modo ci siamo ritrovati più uniti e felici, e ci siamo sentiti vicini a quelle povere popolazioni che stanno soffrendo e che è nostro dovere aiutare il più possibile, correndo sempre di più, in una sinergia tra sopravvivenza dei popoli poveri e miglioramento della nostra salute sportiva che è il vanto del nostro nuovo curricolo di educazione civica. In aggiunta le famiglie degli studenti hanno avuto accesso gratuito ai webinar pensati specificamente per l’occasione e dedicati alla divulgazione e all’approfondimento di corrette pratiche per un’alimentazione sana e sostenibile, con particolare attenzione all’alimentazione dei giovani studenti. Non sta a noi cercare le ragioni o i responsabili della moltiplicazione delle diseguaglianze nel mondo avvenute negli ultimi trent’anni, quanto correre generosamente ogni anno di più per dare nuovi oboli e nuove speranze.
Potrei concludere qui questa fantastica relazione, ma in chiusura non ritengo etico tacere degli aspetti spiacevoli che si sono manifestati nonostante i grossi risultati raggiunti, poiché fanno parte anch’essi del bilancio e non dobbiamo ignorare il lavoro che ancora ci attende. Intendo riferirmi a quelle sacche di insegnanti che continuano a lesinare il loro coinvolgimento nei nostri progetti, che faticano a perorare la causa della raccolta punti tra i genitori, che parlano insistentemente in classe di parsimonia nei consumi, che magari fanno la spesa in negozi non convenzionati. Pur non avendo libero accesso ai dati personali poiché ancora Istanze online non consente la verifica in chiaro dei punti-acquisto riferiti ai singoli docenti, sappiamo tuttavia che una porzione di colleghi più o meno corrispondente al 20% non collabora, non corre contro la fame nel mondo, non collega le tessere alla scuola, sospettiamo che in alcuni casi non faccia nemmeno le tessere. Voglio rivolgermi direttamente a voi, colleghi refrattari, che sedete anonimi, silenziosi in questo Collegio. Lavoriamo fianco a fianco ma rimanete ostinatamente estranei o critici alle nostre idealità. Questa povertà di spirito civico che rappresentate nella nostra comunità educante ci rattrista. Non solo per i risultati che avremmo potuto raggiungere se non ci aveste rifiutato la collaborazione, quanto per il senso di imbarazzo che suscitate in noi, poiché il vostro atteggiamento mina il senso di comunanza che con tanta lietezza sta crescendo. Colleghi, lasciatevelo dire: state sbagliando. Non voglio farvene una colpa, ma spero che capiate il prima possibile che solo se saremo tutti uniti nella Grande comunità educante del consumo responsabile e solidale contro la fame nel mondo e per due lim in ogni classe potremo raggiungere pienamente quei risultati didattici, educativi e finanche geopolitici che a mio parere ci competono e crescere ancora nel ranking delle scuole volitive e solidali.
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Per consultare le circolari delle scuole sulle raccolte punti digitare “circolare raccolta punti ic” su Google