DICCIOTTAP (18up) OVVERO BONUS ANCH'IO:

“NO TU NO!"

di Valerio Pezzoli

 

Viviamo il magico momento dei BONUS... bonus qui bonus là bonus in tutta la città...* eh sì, abbiamo (avevamo?) un governo generoso, elargisce soldi (bonus) a 500 euro alla volta, regala a tutti... no, a tutti no per essere sinceri. Devi avere qualche caratteristica interessante, per esempio è successo agli insegnanti di essere colpiti, per ben due volte, dal Bonus aggiornamento**.

 

Funziona così: ti ho dato, in busta paga, 500 euri ma li devi spendere dove e come lo dico io, se non li spendi tutti te li ricarico solo fino a 500 euri, ma quest'anno è una carta elettronica virtuale, devi accreditarti, farti riconoscere, farti radiografare e poi ti do il magico accesso a... le solite cose, anzi meno: se un negoziante non fa tutta la sua procedura, da lui non puoi spendere (e le fatture, fisco, no evasione, no truffe A CHE SERVE?) così i piccoli gliela danno su ***. Ma avevamo già un PIN ottenuto con tutte le garanzie per accedere alla busta paga ecc., non bastava? NO, tu non capisci niente, o ti accrediti o niente bonus. Pareva brutto non regalare niente (bonus) e magari aggiornare stipendi fermi dal secolo scorso... ma non facciamo polemica sindacale.

 

Qualcuno ha anche osservato che somiglia alla rottamazione auto (ti do un bonus se compri un'auto nuova), la somiglianza è anche nel fatto che in realtà il soldo lo dai a chi ti vende qualcosa che magari tu non avresti comperato... ma questa è polemica politica o forse solo economica (si lamentarono pure i venditori di frigoriferi: se la famiglia cambia l'auto non cambia frigo o lavatrice, il portafoglio è uno solo).

 

Basta polemiche e torniamo a bomba... chi hanno colpito per ultimi... i diciottenni... sì è proprio vero, se hai 18 anni ti becchi 500 euri, e allora… feste, vacanze, orge e bagordi... beh, no, non proprio, è come sopra, ti devi accreditare, registrare, e rivolgerti solo a chi ha fatto altrettanto e solo per “eventi e faccende culturali”... è un bonus cultura, mica ci puoi fare quello che vuoi, ma pare che ci siano complicazioni a registrarsi.

 

Premesso tutto ciò, oggi mi presento in 5a Liceo Scienze Applicate (la classe dei 18enni) e chiedo: chi si è già registrata/o? È stato difficile? Da chi potete spendere?

Le fanciulle sono sveglie, qualche problema online ma risolto rapidamente (ma uno povero? Con poca cultura? Senza conto in banca? Senza carta di credito? Senza PC? senza connessione? Cioè i VERI BISOGNOSI), puoi spendere da Feltrinelli (libri si, giochi no), qualcosa su Amazon, concerti presi on line con TichetOne, e non so cos'altro. Quindi solo i grossi (vedi rottamazione), mentre i concerti in centri sociali o centri culturali te li paghi, l'arte e la cultura di strada non esistono. Sicuramente ci rientreranno i grossi musei, le fondazioni ecc, ma i piccoli mi sa di no, rinunceranno alle complicazioni della burocrazia e magari all'obbligo di hardware e software per loro troppo costosi; lo spettacolo teatrale che ho visto ieri sera nel teatro comunale del paese con biglietto a mano su bollettario (regolare ma cartaceo) non è spendibile; insomma: solo grandi catene e grandi eventi (che l’abbiano fatto per loro?****).

E qui l'elenco degli esclusi x y z (non tu no):

  • x ha ripetuto alle elementari o alle medie, non ricordo, ma ha fato un buon percorso liceale... lui no;

  • y l'anno scorso era già in 5 a ma, per ragioni di salute, non ha completato l'anno... lei no;

  • z è una “primina” è di gennaio e... per 21 giorni lei no*****.

Chissà se tra i geni ministeriali e governativi qualcuno si è posto il problema di questi piccoli effetti collaterali? Purtroppo non sarà la peggiore delle ingiustizie che subiranno ma a 18anni le ingiustizie pesano davvero.

Buon “dicciottap” a tutti.

 

Note

* parafrasi dello slogan del 77 “covo qui covo là covo tutta la città” indirizzato al ministro Cossiga;

** vedi La resa dei conti di Carmelo Lucchesi, “quandosuonalacampanella.it”

*** “dargliela sù” rende meglio l’idea che “rinunciare”;

**** pensare male si fa peccato ma spesso ci si prende (cit .G.Andreotti);

***** per z direte: ci sarà il prossimo anno; io dico speriamo di no, speriamo di avere un governo più serio che la smetta coi bonus e dia scuole, lavoro, ospedali, biblioteche ecc... cioè tutto quello che fino ad oggi ha e hanno tagliato.